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martedì 29 settembre 2009

Poesia Il Foglio

IL FOGLIO LETTERARIO EDIZIONI

Associazione Culturale

Editoria di qualità dal 1999

Sito internet: www.ilfoglioletterario.it

Programmazione editoriale

P O E S I A

Nell’ambito della nostra politica editoriale volta a privilegiare opere di qualità e particolarmente innovative segnaliamo l’uscita della silloge poetica:



Esperienza degli affanni, di Nicola Vacca

Collana Plaquette

Pagg. 90 – ISBN: 978 - 88 - 7606 - 242 – 1

Prezzo: € 6,00

...il vuoto che cresce annuncia tumulti...

La musicalità, il ritmo, tutto emerge con semplicità e al contempo con profondità. Le parole toccano il lettore coinvolgendolo anche nelle tematiche più dure, quotidiane, per immergerlo poi in una dimensione lirica di altissimo livello. Una voce di esperienza che coinvolge, attrae e si fa nostra. (Giulio Maffi)

Leggiamo la lirica La crisi che apre la raccolta: La vita non è facile/ lo sanno i poeti./ Tutte le mattine/ fanno i conti con le parole/ camminano senza mappa./ Tengono tra le mani/ la poesia che succede nella crudeltà/ di un altro giorno di paura.


Come ordinare

E' possibile acquistare i libri de Il foglio direttamente dal sito dell'editore: www.ilfoglioletterario.it - e a mezzo mail ilfoglio@infol.it - Spediamo in contrassegno con soli due euro di spese postali, ma si può anche fare un bonifico anticipato o un versamento su ccp 19232586.

Via Ibs www.internetbookshop.it

Tramite il distributore regionale per TOSCANA e UMBRIA: Promedi Firenze di Andrea Nocentini & c. s.a.s. - via del Botteghino, 85 int. - 50018 - Badia a Settimo - Scandicci (FI) - Tel. 0557223711 fax 0557310943 -promedi@interfree.it

Tramite il DISTRIBUTORE NAZIONALE: ediQ Distribuzione - Gerenzano (Va) - tel.02.9689323 - fax 02.9689323 - cell. 347.4140016 - e-mail: commerciale@ediq.eu - www.ediq.eu - www.ediq.it

In ABRUZZO, BASILICATA, CALABRIA, CAMPANIA, MOLISE E PUGLIA siamo distribuiti da ERMES DISTRIBUZIONI - via Risorgimento 9 - 71100 Foggia - tel e fax 0881713378 - ermesdistribuzioni@libero.it

In ogni libreria italiana di buona volontà (ovvero che non venda solo Faletti e Dan Brown e che sia disposta a comporre lo 0565 45098 oppure a scrivere una mail a ilfoglio@infol.it e a ordinarli)

In tutte le fumetterie PANINI, STARSHOP e PEGASUS.

DA CASALINI LIBRI - FIRENZE - distributore per la TOSCANA - Casalini Novità acatella@casalini.it

Telefonando voi stessi allo 0565 45098, scrivendo una mail a ilfoglio@infol.it o una lettera (se non siete telematici) in via Boccioni 28 - 57025 Piombino (LI)

PANINI DISTRIBUZIONE per FUMETTERIE: Riccardo Cantarelli RCantarelli@Panini.it; Panini Distribuzione eventura@panini.it

PEGASUS DISTRIBUZIONE per FUMETTERIE: mega@alastor.sm

STARSHOP DISTRIBUZIONE per FUMETTERIE: Star Shop :: Nicoletta Fiorucci nicoletta.fiorucci@starshop.it

LS Distribuzione Editoriale - Servizio BIblioteche - Via Badini, 17 - 40057 Quarto Inferiore (BO) - tel. 051 768165 - 051 6061167 - fax 051 6058752 - www.lsc.it - paparo@lsc.it - info@lsc.it

DEMEA CULTURA – Biblioteche/ Scuole/ Enti Pubblici/ Privati - Via Nomentana, 761 – 00137 Roma – info@demeacultura.comwww.demeacultura.com

CODEX - Distribuzione Libraria Codex - www.distribuzionelibraria.it - dario.sanna@distribuzionelibraria.it - cell. 339 56.21.552

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giovedì 3 settembre 2009

Ginnastica d’epoca fredda





Ginnastica d’epoca fredda
di Sergio Sozi
Posftazione di Gianfranco Franchi
Nota storica a cura di Gianclaudio de Angelini
Edizioni Historica
www.historicaweb.com
info@historicaweb.com
Collana saggi
Narrativa racconto
Saggio letterario
Pagg: 95
ISBN: 9788890357251
Prezzo: € 10,00


Strano libro, questo, quasi un ibrido, composto com’è da un racconto breve e da un saggio letterario, un insieme che normalmente potrebbe stonare , ma che nel caso specifico offre un risultato pregevole, risultando entrambi i pezzi due autentici gioiellini.
Comincio dal racconto, né breve, né lungo, oserei dire il giusto, proprio perché non c’è nulla di troppo, né si notano assenze nel discorso, condotto in un italiano ormai raro, forbito senza essere lezioso, scorrevole senza essere impetuoso.
La vicenda in sé è grottesca, perché il protagonista, Poliorcete Visentini, dove l’etimologia greca del nome significa assaltatore di città, è l’oggetto di una diabolica scommessa delle autorità italiane e jugoslave (siamo negli anni cinquanta), un gioco infame a cui il personaggio si sottrarrà in un finale esemplare, rivendicando la propria dignità di uomo.
In queste righe, oltre a essere presente tutta l’assurdità della politica, viene evidenziato il ruolo di suddito di qualsiasi cittadino, merce di scambio, individuo da dominare, oggetto in pratica di giochi di potere.
E’ questa prospettiva che dona universalità a un racconto che sembrerebbe agli inizi limitato solo al fenomeno contingente delle persecuzioni subite nel dopoguerra dagli italiani nei territori dell’Istria e della Dalmazia.
Sozi sembra dirci che quello che accadde in un certo buio periodo potrebbe accadere nuovamente, anzi accade sempre, continuamente entro e oltre ogni confine. E riguardo ai confini pare evidente che siano solo frutto di un calcolo umano, perché Poliorcete, anche se sta di là, sempre italiano resta e la sua casa, la sua famiglia sono un’isola di italianità, perché non è possibile negare le origini, se non rinunciando alla propria dignità.
In questa doppia chiave di lettura il racconto finisce con l’assurgere a uno stupendo canto di libertà.
Per quanto concerne il saggio (La Letteratura degli Italiani di Istria, Quarnaro e Dalmazia – un breve sguardo) presenta la caratteristica di essere abbastanza breve, eppure esauriente.
Con un’osservazione che parte dal XXIII secolo per arrivare al XX, Sozi fornisce un quadro di quanti, residenti in quelle terre geograficamente italiane da sempre, ma politicamente fino alla fine XVIII secolo, nonché per il breve periodo successivo che va dal 1919 al 1945, hanno lasciato segno in campo letterario, ovviamente scrivendo nella nostra lingua.
Sono molti di più di quanto si possa pensare, segno di una vitalità culturale di tutto riguardo e presente ancor oggi in territori che ormai da tempo non sono Italia, ma Slovenia e Croazia.
La mano di Sozi sa essere leggera, tracciando dei vari autori non tanto una descrizione didascalica, ma evidenziando il significato della loro opera rapportato al tempo in cui vissero.
La lettura così si presenta agevole e consente di fare un progressivo punto della situazione, insomma di avere delle idee un po’ più chiare su quello che è stata la produzione letteraria in quei territori.
Mi sembra superfluo aggiungere che Ginnastica d’epoca fredda è sicuramente raccomandabile.


Sergio Sozi è nato a Roma nel 1965 ed è vissuto nel perugino dal 1969 al 2000, anno in cui si è trasferito prima a Capodistria e poi a Lubiana (Slovenia), dove attualmente vive e lavora come insegnante d'italiano, giornalista culturale, scrittore e traduttore dall'inglese, il francese e lo sloveno. Pubblica di cultura dal 1989 su quotidiani (L'Unità, 10 DIECI diretto da Ivan Zazzaroni, Il Giornale dell'Umbria), blog, siti e riviste cartacei e telematici e nel 1995 ha fondato e diretto il trimestrale culturale nazionale ''I Polissènidi''. Il suo primo libro fu la raccolta poetica ''Oggetti volanti'' (Perugia 2000, segnalato dal Premio Sandro Penna 1999), seguito da ''Il maniaco e altri racconti'' (Roma 2007, racconto eponimo segnalato dal Concorso Scritture di Frontiera).
Il racconto ''Ginnastica d'epoca fredda'', prima di essere pubblicato in Italia da Historica Edizioni, è stato segnalato e antologizzato in Croazia nel 2008 a cura del Premio Fulvio Tomizza – Lapis Histriae. Il suo prossimo libro sarà il romanzo ''Il menú'', che uscirà dopo l'estate del 2009 per l'editore Castelvecchi.

mercoledì 8 luglio 2009

GIOCHI IN SPECCHI D'ACQUA

di Maria Attanasio




“La poesia è un gioco, un entrare e uscire dalla vita, un'altra occasione di vita.
Come accade per le immagini distorte che si riflettono in uno specchio d'acqua, pozza di pioggia, lago o mare che sia, così nella poesia ognuno ci vede quello che vuole...”
Questo il messaggio di Maria Attanasio, poetessa che amo particolarmente per le tematiche e per la struttura delle sue poesie. Omonima di un'altra Maria, forse più nota, non ha nulla di invidiarle, anzi...
La profondità del suo sentire è tale che si rimane affascinati, avviluppati dalle onde dei suoi splendidi versi.
E poi c'è l'umanità espressa in ogni sua valenza, forte, decisa quando occorre, dolce, delicata , quando tocca argomenti come l'amore e la morte, di solito così difficili da trattare senza cadere nel déja vu o nel banale.
Ci sono dei passaggi che trasmettono un respiro di assoluto, un anelito d'oltre cui è impossibile sottrarsi.
“Nemmeno il tempo di capire
o di farmi fretta per provare a trovare
la chiave giusta per la porta del tuo dolore
aprire entrare e distruggere tutto
per inventarti un altro modo di vivere
per darti un'aria meno pesante da respirare
e portarti lontano da qui perché il destino non ti trovi.”

Cè forse in questa, il significato di un amore che travalica il tempo, che vorrebbe fare da barriera al dolore, che non si dà pace per la consapevolezza di quanto sia impossibile.
Ancora, in chiusura quasi: “Un giorno”
Un giorno chiuderemo porte e finestre
il mondo lì fuori non saprà più nulla di noi
per un po', il tempo di dirsi tutto
almeno quel poco che resta da dire
dopo tanto tempo insieme
le mani si riconoscono e gli occhi
già sanno quando l'altro ride.

Leggere le poesie di Maria è come immergersi in un mare cristallino, dove le parole riescono a scandagliare il fondo, mai abisso, e dove la riva è sempre possibile attracco.
Comunicano un senso di smarrimento, a volte, ma subito investito di una luce a soccorrere, e questa luce è sempre l'Amore.
Se potessi dare una definizione di questa eccellente poetessa, direi che è un delfino che comunica oltre il suono stesso, che proietta verso l'infinito il suo esistere.

Cristina Bove


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martedì 7 luglio 2009

Segni


Tinti Baldini



“Straniero
ti senti
e sei
se parli
e tutti
sanno già
o fanno finta
d'indossare
colori di mare
coi tuoi occhi.”

Mi piace riportare questa poesia di Tinti Baldini, tratta dalla sua silloge “SEGNI” perchè racchiude in sintesi l'anima dell'Autrice.
Tinti racconta con la sua voce delicata, forte quando occorre, con inconfondibili toni, della sua vita, delle sue riflessioni sulla condizione umana, degli amori finiti e di quelli ritrovati.
Anche la quotidianità passa attraverso il filtro della sua poetica e ci viene offerta con una gamma di emozioni che fanno vibrare nel profondo.
Ci si trova a condividere attimi di sconforto, oppure di allegria, di lucida analisi o di mirabile sintesi, tutto con l'umanità più vera che traspare in ogni suo verso in ogni sua parola.
I versi brevi hanno una risonanza particolare, che sembra scandire anche il pensiero.
La poetessa ci mette di fronte anche all'iniquità di una società che non trova equilibrio né giustizia, dove la fratellanza è sentire di pochi, e il saggio governo un'utopia.
Sceglie una forma sincopata, fatta di brevissimi versi, taglienti come lame, a volte, spesso quasi ruvide carezze. Eccone un magnifico esempio, ungarettiano direi:
“Tramonto
Sfumato ardente
posato da mani
di nuvola.”
Le sue tematiche personali sono nitide, aperte con coraggio a chi legge, che lasciano trasparire sempre il suo aspetto umano e poetico, in una perfetta fusione.
Ecco, in poche parole, una minima parte di quello che mi trasmettono le sue poesie.
Ne leggo ogni tanto qualcuna, e ogni volta è come affacciarmi su un limpido mare.

Cristina Bove